domenica 9 settembre 2012

Il 9 barrato: il più mitico degli autobus

Il 9 barrato, anzi il «9 sbarrato» come veniva chiamato da tutta la popolazione, è stato un autobus in forza all'ATM di Messina che ha servito, con onore, almeno tre generazioni di milesi e col quale molti di noi sono cresciuti.

Fiat 405 Menarini, 1960
Questo mezzo, ogni giorno, con corse intervallate tra loro di 50 minuti, copriva la distanza che separa il paese di Mili Superiore dal centro cittadino. Per alcuni anni, e solo negli orari di punta (7.30 e 12.50), è stato affiancato da un sussidio con capolinea nel villaggio di Mili San Marco. A queste due corse in particolare, e ai suoi autisti, è dedicato il presente articolo in cui cercheremo di ricordare il mitico Fiat 405 Menarini.

In occasione della 3a edizione della Notte della Cultura, 2011, lo storico autobus del 1960 è uscito dal deposito di via La Farina per raggiungere piazza Unione Europea dove è stato possibile ammirarlo e a cui la foto di apertura si riferisce.

La foto in realtà ritrae un modello a due tonalità di verde, ma per il sussidio veniva utilizzato anche un veicolo bicolore giallo-bianco. Il «9 sbarrato» era l'autobus di tutti: i nostri nonni lo prendevano per fare la spesa in centro, i nostri padri per andare a lavoro, le nostri madri per le compere importanti in città e tutti i ragazzi e bambini per raggiungere le scuole: Tremestieri prima e gli istituti superiori del centro dopo.

Riconoscibile per la sua tipica carrozzeria bombata, il Fiat 405 Menarini montava un motore da 11548 cc, ed era disponibile in due lunghezze da 10 e da 11 m. A differenza di altri 405 che montavano carrozzerie Casaro o Viberti, il «nostro» montava una carrozzeria prodotta dalla bolognese Menarini.

Mentre la produzione dei 405 Casaro e Viberti si ferma ai primi anni '60, la produzione del Monocar Menarini 1001 (nome reale del modello) partono dal 1958 e arrivano con la produzione per l'estero, fino al 1969. L'ATM, Azienda Trasporti Messina, ne acquista diverse unità nel 1960 che serviranno gli abitanti del centro città e dei villaggi limitrofi almeno fino al 1985.

Fiat 405 Menarini, 1960
Il 411 Menarini, è stato il mio bus preferito da bambino, ma questo l'ho scoperto in età adulta. Su questo autobus sono avvenuti molti episodi goliardici e divertenti, animati, in modo particolare, da chi in quegli anni viveva la propria adolescenza.

Tra i tanti autisti ricordo con affetto Nicola Corrieri, un gentiluomo senza pari, che alla guida si trasformava in un autentico scatenato, nonché al suo «vizio» di allargarsi in zona Provinciale, sorpassando le file di autobus ferme per far salire i passeggeri (che significava lasciare molti compaesani alla fermata) e alla sua frase di circostanza arreti c'è l'autru. Oppure, come non ricordare la velocità che lo stesso faceva prendere all'autobus sulla SS114, nella discesa immediatamente dopo la caserma dei Carabinieri di Tremestieri con tanto di strombazzata?

Negli anni nuove vetture si sono succedute al vecchio Menarini, e queste hanno continuato a fare la spola tra il paese di Mili San Pietro e il centro città, anche se con una nuovo numero (8) e su un tragitto più corto del vecchio itinerario.

Il 25 Febbraio 2012, in occasione della 4a Notte della Cultura è stato possibile riammirare per le vie del centro lo storico mezzo, questa volta esposto a piazza Duomo per il Rotary Club Messina. Non sono stati pochi i messinesi che l’hanno immortalato nel suo lento passaggio per le strade della città.

RINGRAZIAMENTI: le foto del Fiat 405 Menarini, modificate per la preparazione del presente articolo, sono copyright dell'archivio fotografico Ferrovie Siciliane, e disponibili in originale sul loro sito www.ferroviesiciliane.it.

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