domenica 9 dicembre 2012

A patti i cannaluvari: Show Tram, 1988

Siamo nel 1988 e in occasione delle festività del Carnevale viene rappresentata, nelle varie sale del paese, questa Show Tram '88 articolata farsa allestita dalla penultima generazione di «pattari» milisanmarcoti.

Show Tram, 1988
Un artigianale manifesto invita tutte le ragazze di Mili San Marco a partecipare ad un concorso di bellezza che premierà la più bella del villaggio. Occasione ghiotta che verrà accolta sia dalle «bellissime» del paese sia da chi bella non lo è proprio, arrivando a stuzzicare anche l'interesse di una signora attempata e piacente che non riuscirà a resistere dall'iscriversi al concorso.

Vanno in scena situazioni stereotipate per questo gruppo di interpreti, come il fidanzato cornuto o la fidanzata sciantosa, cavalli di battaglia riproposti in molte delle loro patti i cannaluvari, ma questo significa garanzia del risultato e la risata è sempre dietro l'angolo. Si ride per le battute sicuramente, ma anche per la forte caratterizzazione di alcuni dei personaggi in scena come, per fare qualche nome, Mimmo Alibrandi, Marco Calatozzo o il compianto Rosario De Rosa, a riprova ancora una volta del talento intrinseco che questo gruppo possedeva.

domenica 14 ottobre 2012

Ballata di Ferragosto in Piazza, 1991

Il nostro compaesano Marco Prestianni ci regala un ultimo video, sicuramente il più emozionante tra quelli già pubblicati, in cui filma minuziosamente una piazza del paese gremita in ogni angolo e con molta gente intenta a ballare e divertirsi.

Ferragosto a Mili San Marco, 1991
L'occasione è una serata danzante organizzata per il Ferragosto del 1991 nella Piazza centrale di Mili San Marco. Quell'anno la festività cadeva di Giovedì e a spopolare tra valzer, tarantelle e mazurche troviamo i classici della trasmissione tv Indietro Tutta, del 1987, da Sì, la vita è tutt'un quiz a Vengo dopo il tiggì.

Nel piazzale è ancora presente la vecchia pavimentazione, non c'erano le panchine e il telefono della SIP è in bella mostra sul muro perimetrale. Molte sono le persone immortalate dall'obiettivo a cominciare dal compianto Maccu ministraru e dalla sua classica tenuta da ballo: camicia aperta e canotta bianca. Nel video compare anche lo stesso Marco (Prestianni) con la moglie Giovanna ripreso, probabilmente, da Fabio o da Stefano, uno dei suoi due figli.

lunedì 8 ottobre 2012

Festeggiamenti di San Marco, 1991

Nell'Agosto del 1991, nel paese di Mili San Marco, si sono tenuti regolarmente i festeggiamenti del santo patrono ma, per l'occasione, il programma previsto é stato particolarmente ricco di iniziative religiose, di spettacolo e sportive.

Festeggiamenti di San Marco, 1991
Fino al 2011 la festa di San Marco, la cui vera ricorrenza è il 25 Aprile, era tradizionalmente organizzata nella seconda settimana del mese di Agosto al fine di consentire ai tanti paesani che vivono nel «continente», e che tornano in paese per le ferie, di vivere un momento di festa nel villaggio.

Nel 1991, come dicevo, si è organizzata una festa più importante del solito, forse seconda solo a quella del 1981, con predica-panegirico di Padre Pio di Paternò, sfilata per le vie del paese della Banda i L'Umbrillara, raduno bandistico dei corpi musicali di Faro Superiore, Salice, Sant'Agata e Mili San Marco, nonché con la presenza di Antonella Ruggiero famosa, allora, per aver partecipato all'edizione di Sanremo del 1986 e per essere la caposquadra campana in Gran Premio, lo spettacolo Rai condotto da Pippo Baudo del 1990.

domenica 23 settembre 2012

Amore e arretratezza a Mili San Marco

In passato, nel paese di Mili San Marco, erano in voga delle usanze, figlie di un'arretratezza culturale diffusa, che interessavano sia le coppie che decidevano di convivere sia le ragazze in età di matrimonio.

Balcone con tapparelle chiuse
Nei primi anni del dopo guerra se una donna o una vedova si accompagnava con un uomo al di fuori dei sacramenti cristiani, la gente del paese venutolo a sapere, si radunava sotto la casa degli innamorati e per tutta la notte, faceva un gran baccano con urla, fischi, coperchi di pentole, ecc. Tutto questo per contestare ed evidenziare l'«illegale» posizione della coppia di innamorati, a cui non restava altra scelta che barricarsi dentro casa.

Una scena surreale e di cattivissimo gusto che riporta alla mente l'episodio pirandelliano de La Giara, in cui Zi' Dima rimasto intrappolato dentro il grosso recipiente è costretto a sorbirsi per tutta la notte i balli e i canti che i paesani facevano intorno alla giara stessa. Ma nel racconto di Pirandello il contesto era totalmente diverso e la festa era stata organizzata proprio dallo stesso Zi' Dama per far innervosire Don Lolò Zirafa.

domenica 9 settembre 2012

Il 9 barrato: il più mitico degli autobus

Il 9 barrato, anzi il «9 sbarrato» come veniva chiamato da tutta la popolazione, è stato un autobus in forza all'ATM di Messina che ha servito, con onore, almeno tre generazioni di milesi e col quale molti di noi sono cresciuti.

Fiat 405 Menarini, 1960
Questo mezzo, ogni giorno, con corse intervallate tra loro di 50 minuti, copriva la distanza che separa il paese di Mili Superiore dal centro cittadino. Per alcuni anni, e solo negli orari di punta (7.30 e 12.50), è stato affiancato da un sussidio con capolinea nel villaggio di Mili San Marco. A queste due corse in particolare, e ai suoi autisti, è dedicato il presente articolo in cui cercheremo di ricordare il mitico Fiat 405 Menarini.

In occasione della 3a edizione della Notte della Cultura, 2011, lo storico autobus del 1960 è uscito dal deposito di via La Farina per raggiungere piazza Unione Europea dove è stato possibile ammirarlo e a cui la foto di apertura si riferisce.

La foto in realtà ritrae un modello a due tonalità di verde, ma per il sussidio veniva utilizzato anche un veicolo bicolore giallo-bianco. Il «9 sbarrato» era l'autobus di tutti: i nostri nonni lo prendevano per fare la spesa in centro, i nostri padri per andare a lavoro, le nostri madri per le compere importanti in città e tutti i ragazzi e bambini per raggiungere le scuole: Tremestieri prima e gli istituti superiori del centro dopo.

domenica 17 giugno 2012

Mili San Marco terra di monaci

La vallata di Mili ha vissuto un'intensa vita monastica nel corso dei secoli passati, non solo per la presenza del famoso monastero di Santa Maria in Mili San Pietro, ma anche per l'esistenza di almeno altri tre cenobi «minori» dislocati proprio su quello che oggi è il territorio di Mili San Marco.

Antico convento in Mili San Marco
Mi riferisco ad un'antico convento edificato nei pressi della vecchia stradina che porta al cimitero, alla più nota chiesa di San Nicola e ad un presunto monastero sito in contrada Tanniti, di cui oggi non esiste più traccia alcuna.

Non è possibile stabilire quando questi edifici siano stati costruiti ma possiamo azzardare, almeno per la chiesa di San Nicola, di essere attorno al 1500. Il primo edificio, quello ai «piedi» della vecchia strada per il cimitero, presentava sulla propria facciata, sopra la porta d'ingresso, uno stemma papale trafugato in epoca recente. Questo particolare potrebbe farlo appartenere all'ordine cistercense, un ordine monastico di diritto pontificio che nel loro stemma riporta una mitria e due pastorali. Oggi la facciata è crollata all'80% ma è ancora possibile ammirarla.

domenica 27 maggio 2012

L'aereo abbattuto a Mili: storia degli eventi

Il 30 Gennaio 1943, in piena seconda guerra mondiale, un B-24 Liberator della Air Force statunitense veniva abbattuto dalla contraerea dell'Asse e dopo un volo incerto di diverse miglia il veicolo precipitava proprio in «contrada Milese».

Un B-24 Liberator
La città di Messina ha pagato un pegno altissimo a causa della guerra subendo ben 4 bombardamenti navali e addirittura 2805 bombardamenti aerei, da parte della colazione anglo-americana. Una di quelle bombe è caduta, inesplosa, vicino al camposanto di Mili, altre nel territorio più a valle, come già ricordato nell'articolo Le dodici piaghe di Mili San Marco.

Le incursione aeree sulla città iniziarono il 9 Gennaio 1941, ma è nel periodo compreso tra la notte del 29 Luglio e il 17 Agosto 1943 che si registrò il maggior numero di attacchi sul centro abitato, con bombardamenti non più, in prevalenza, notturni ma anche diurni. Solo nelle prime due settimane dell'Agosto '43, vennero sganciati sul nostro territorio 6542 tonnellate di esplosivo.

sabato 26 maggio 2012

10.000 volte grazie!

È con una certa emozione che inizio questo post «celebrativo» per annunciarvi che Ritorno a Mili dalla sua apertura, avvenuta il 28 Agosto del 2011, ha già collezionato più di 10.000 visite, grazie al vostro affetto.

10.000!
Certo mi rendo conto che rispetto ai grossi blog, quelli seguiti da milioni di persone, questi sono numeri irrisori ma non per questo mi sento meno orgoglioso del traguardo raggiunto; e poi bisogna aggiungere che il blog ha una «platea» fortemente locale e a parte qualche articolo di interesse più generale, come quelli su Sante Calogero o Gia Scala, ha una bassa attrattività.

A dire il vero, non pensavo che avrei avuto la costanza e la pazienza di aggiornare in maniera quanto meno dignitosa il blog, non certo per mancanza di passione o voglia, ma proprio per mancanza materiale del tempo. Fortunatamente fino ad ora sono riuscito a smentirmi.

Naturalmente il ringraziamento maggiore va a tutti voi che avete avuto la pazienza di leggermi, di lasciarmi un commento di feedback, di farmi una critica, insomma di entrare in contatto con me anche per una «battuta» veloce.

Sperando di continuare a migliorare sempre di più e di fornirvi nuovi interessanti contenuti, vi lascio offrendovi un pezzo (virtuale) della grande torta preparata per Ritorno a Mili gentilmente offerta da Arcakes, le dolci creazioni di Cristina.

sabato 12 maggio 2012

Un torneo di biliardo tutto da ricordare

Nell'Aprile 1972 presso il «bar degli sportivi» di Mili, il Bar De Domenico, si sono svolte le finali di quello che può considerarsi, in assoluto, il primo torneo di biliardo della storia del nostro paese (ne seguiranno altri).

Torneo di Biliardo, 1972
Il torneo ha raccolto attorno a sé un alto numero di partecipanti, tra cui due «grossi nomi» di questa specialità, Carmelo De Salvo e Marco Spadaro, ed ha visto la presenza di un significativo numero di spettatori durante l'intero arco di svolgimento della manifestazione.

La competizione, iniziata nel mese di Febbraio dello stesso anno con la fase a gironi, è andata avanti per quasi tre mesi giungendo al suo epilogo, come dicevo, nell'Aprile del 1972, quando si giocarono le tanto attese finali.

Favorito assoluto del torneo era Carmelo De Salvo, abile giocatore dei più blasonati tornei cittadini. Melu cantanti era anche lo «sponsor ufficiale» dell'evento che di fatto portava il nome della piccola rivendita di strumenti musicali che egli stesso aveva avviato dopo aver interrotto la collaborazione con il «più famoso» Nino Sanfilippo: L'angolo della musica.

sabato 28 aprile 2012

Squadre da fiumara: il calcio a Mili

Il paese di Mili San Marco ha una grossa tradizione calcistica che più volte l'ha visto primeggiare in campionati di rilievo e contro squadre di tutto rispetto, senza dimenticare che ha «formato» grandi giocatori come Filippo Caprì, vero alfiere del calcio messinese, o Carlo Ciancio, portiere in seconda dell'ACR Messina nelle stagioni 1954-55, 1955-56 e 1956-57.

Il campo nella fiumara di Mili. Ricostruzione virtuale.
Sul campo in terra battuta della fiumara di Mili hanno corso, anno dopo anno, decennio dopo decennio, numerose generazioni di miloti. Il terreno di gioco era il frutto del lavoro di volenterosi compaesani che appena la siccità lo permetteva, trasformavano la «ciumara» in un campo «sopraffino» in cui trascorrere il proprio tempo libero e divertire i locali spettatori con entusiasmanti tornei.

A parte qualche anno in cui il campo è stato realizzato nel tratto di fiumara alla spalle della fontana dell'amore, o nel tratto di fiumara a valle della passerella, il terreno di gioco è sempre stato nella medesima posizione, la stessa che è possibile osservare nella foto da me ricostruita.

domenica 22 aprile 2012

Vincenzo Nibali: tappa a Mili San Marco

Nel Gennaio 2009 il campione di ciclismo Vincenzo Nibali è stato il gradito ospite di una serata all'insegna della cordialità e dell'amicizia organizzata dal circolo sportivo di Mili San Marco proprio per omaggiare l'atleta messinese.

Vincenzo Nibali, 2012

Vincenzo Nibali è un ciclista su strada italiano. Al suo attivo annovera già numerosi risultati tra cui la Vuelta a España 2010, la Tirreno-Adriatica 2012, un Giro del Trentino, un Giro della Toscana e due tappe del Giro d'Italia. Non spetta certamente a questo blog ripercorrere in maniera analitica e dettagliata tutta la sua carriera per cui rimando ogni approfondimento al sito personale del ciclista (www.vincenzonibali.it) o a Wikipedia e vado avanti con il racconto.

domenica 8 aprile 2012

U fuddittu: tra storia, leggenda e realtà

Nel paese di Mili San Marco si credeva che in alcune case dislocate all'interno del villaggio, durante la notte, uno spiritello stravagante, u fuddittu, uscisse dal proprio rifugio e si aggirasse indisturbato per le abitazioni dei malcapitati.

U fuddittu
Diverse persone mi hanno raccontato queste leggende e per molte di loro erano fatti veramente accaduti o vissuti realmente dai soggetti da cui ne erano venuti a conoscenza.

Una di queste persone era la mia nonna materna, Peppina Munafò che spesso mi raccontava che da bambina, quando dormiva nella casa di sua nonna (la mia trisavola) ogni notte sentiva qualcuno dal passo pesante percorrere le scale della loro abitazione, e per tutti «quel qualcuno» era senza alcun dubbio u fuddittu.

La tradizione locale messinese descrive il folletto come un'emanazione spiritica molto ambigua e mutevole, dispettosa e molesta. Capace di rendersi invisibile, è schivo per natura, ma al contempo non riesce a vivere lontano dai centri abitati proprio per la sua voglia di giocare tiri mancini agli esseri umani.

domenica 25 marzo 2012

Filippo Caprì: il grande difensore

Il 27 Novembre 1919 nasceva nel villaggio di Mili Filippo Caprì portabandiera del calcio peloritano nonché, a detta degli esperti del settore, uno dei più grandi difensori messinesi di tutti i tempi.

Filippo Caprì
Filippo aveva spiccate attitudini offensive e realizzatrici e per questo è stato addirittura considerato, nelle varie squadre in cui ha militato, un attaccante aggiunto, come si evince dai tabellini delle partite del tempo, ove viene inserito come centravanti, ala sinistra o altri ruoli dell'attacco.

Si forma nel difficile campo della fiumara di Mili dove inizia a muovere i primi passi e a mostrare le sue innegabili qualità. Giovanissimo gioca nel Contesse; nel 1937-38 è all'U.S. Messinese; nel 1938-39 e 1939-40 è al Messina in serie C.

domenica 18 marzo 2012

Storie di tifosi: Palermo-Messina 0-2

Il 21 Dicembre del 1958 si giocava la 13ª giornata del campionato di calcio di Serie B. Nel capoluogo siciliano l'A.C.R. Messina affrontava il Palermo, e quel particolare derby è stato l'occasione d'oro che ha spinto un gruppo speciale di tifosi a seguire la propria squadra in trasferta.

Messina, 1958/59: Bernini, Sellani, Melonari, Orlando, Kirchmayr, Bosco
Accosciati: Alicata, Salerno, Angelo Stucchi, Ennio Lenuzza, Bettini
La stagione 1958/59 può considerarsi come una stagione di svolta per la società calcistica messinese. Difatti si era giunti ad un bivio: o si imboccava una nuova strada oppure la squadra sarebbe scomparsa dalle scene calcistiche.

La crisi dirigenziale viene gestita politicamente dal primo cittadino di allora, il sindaco Michelangelo Trimarchi, che si adopera alla costituzione di un direttivo straordinario. Al vertice si pone l’avvocato Goffredo Muglia seguito dall'avvocato Aurelio Mazza, dall'ingegnere Lillo D’Andrea, dal capitano Domenico Fusco, dal prof. Domenico La Corte, dal dott. Antonino Saitta e, unico rappresentante dei soci, dal sig. Giovanni Pistorino.

Questa dirigenza trova subito accordo e compattezza e si pone criteri nuovi di amministrazione e gestione delle risorse.

domenica 4 marzo 2012

Santo Messina: la battaglia di Capo Spada

Alle 9.00 del 19 Luglio 1940, a seguito di una violenta battaglia navale contro una formazione britannica, il regio incrociatore Bartolomeo Colleoni si inabissava a circa 6 miglia da Capo Spada. Tra i superstiti di quel tragico combattimento c'era anche il miloto Santo Messina di cui cercheremo di ricordarne le gesta.

Santo Messina
Terzo di sei fratelli, Santo Messina nacque a Mili San Marco il 6 gennaio 1918. Trascorsi gli anni giovanile circondato dal calore dei suoi cari e nell'abbraccio del nostro paese, non trovando lavoro, decise a soli 17 anni di arruolarsi in Marina. Dopo il periodo di addestramento a Maridepocar Taranto, oggi Maricentro, fu imbarcato sul regio incrociatore Bartolomeo Colleoni con cui condividerà ben cinque anni delle propria vita, fino al giorno del tragico affondamento.

L'incrociatore leggero Bartolomeo Colleoni, battezzato così in onore del capitano di ventura del XIV secolo, apparteneva insieme ad altre tre navi, alla cosìddetta classe condottieri. Si trattava di un nuovo tipo di incrociatori, pesantemente armati, ma dotati di scarsa protezione, al fine di aumentarne la velocità e potere così fronteggiare le nuove navi francesi, ipotetiche future nemiche, che difatto non incontrarono mai. La protezione subacquea era inesistente per cui le quattro unità furono tutte affondate da siluri che esplosero sotto la linea di galleggiamento.

martedì 21 febbraio 2012

A patti i cannaluvari: Milipolitik, 2006

E siamo a tre! Questa volta troverete online il video della farsa Milipolitik del 2006 interpretata dal gruppo di Giovanni Minutoli & Co. che può considerarsi come l'ultima vera patti i cannuluvari recitata a Mili San Marco.

Milipolotik, 2006
A dire il vero nel 2007 ci fu una piccola farsa di Nino Sanfilippo, recitata nei gazebo allestiti in piazza proprio per il carnevale di quell'anno, ma con Milipolitik siamo oggettivamente su un altro piano. A Nino Sanfilippo e ai fratelli masculara, Marco e Salvatore De Salvo, va comunque il merito di avere tenuto in vita lo spirito del vecchio carnevale milese fino alla fine, ricordando che questo trio di interpreti ha spesso recitato, in passato, fino a quattro farse diverse nelle varie serate di carnevale. In questo sta la loro unicità.

La scena si svolge attorno ad una tavola imbandita dove una famiglia al completo, nonna inclusa, guarda la propria TV. Un telegiornale improbabile e le promozioni elettorali di tre candidati immaginari, pronti a darsi battaglia, catturano la loro attenzione. Tra scenette divertenti e situazioni al limite del paradossale il tutto si sposterà all'interno dello studio televisivo di Porta a Porta, per poi concludersi nel seggio elettorale di Mili San Marco.

giovedì 16 febbraio 2012

Storie di carnevale: i carri fioriti di Giovanni Visalli

Il carnevale messinese degli anni '50 è stato uno tra i più importanti e apprezzati carnevali siciliani, con sfilate di carri allegorici, carri floreali e gruppi motorizzati in maschera. Nell'edizione del 1955 il premio per il più bel carro fiorito è stato vinto da Giovanni Visalli e dal suo meraviglioso «Dragone marino».

Dragone marino, 1955
Oggi Messina e la sua provincia non hanno più un carnevale meritevole di tale appellativo, se si esclude quello del comune di Saponara, ma tra il 1950 ed il 1959 la nostra città ha vissuto un momento felice che l'ha vista protagonista di un carnevale organizzato e curato nei minimi particolari con veglioni degni di questo nome, che si svolgevano nel Salone della Borsa della Camera di Commercio, al Cinema Savoia, alla Sala Metropol e in Fiera, e le già citate sfilate.

Nel 1955 il premio per il miglior carro allegorico adornato con fiori è stato vinto dal marinoto Giovanni Visalli, detto Vannuzzu. Noto falegname-ebanista del vicino Mili Marina, ha il merito di aver realizzato la struttura portante del carro mentre il suo rivestimento è stato il frutto dell'intenso lavoro di un floricoltore della zona, Nicola Galletta, zio del nostro compaesano Pippo Cristaudo.

domenica 12 febbraio 2012

A patti i cannaluvari: Pietro Bitto & Co, 2003

Continua la pubblicazione delle farse più simpatiche rappresentate a Mili negli anni passati. Questa volta è il turno di Pietro Bitto e del suo gruppo, in quella che può essere definita il «passaggio di consegne» alle nuove generazioni.

A patti i cannaluvari di Pietro Bitto & Co, 2003
Significativo il momento iniziale in cui proprio Pietro Bitto richiama alla memoria i fasti dei carnevali milesi degli anni trascorsi in cui lui e molti altri interpreti sono stati tra i principali animatori, anno dopo anno. Ma non dimentica di elogiare e plaudire all'iniziativa giovanile che, con i gruppi di Giovanni Minutoli e delle Evangelista, ha saputo raccogliere la tradizione farsistica di Mili.

La scena si svolge in due appartamenti adiacenti dove vivono una coppia di anziani e una coppia di giovani sposi. Le discussioni e le liti dei due sposini sono oggetto dei commenti e delle considerazioni della coppia di anziani che trascorrono tutto il loro tempo ad origliarli. Ad animare la situazione contribuiscono il carattere libertino della giovane moglie, la goffaggine del suo focoso amante e l'irruenza di un marito tristemente cornuto.

domenica 5 febbraio 2012

A patti i cannaluvari: Mili Airline, 2003

Questo articolo inaugura sul blog la pubblicazione dei video di alcune delle farse più carine dei trascorsi carnevali milesi grazie alle quali tanti nostri compaesani sono stati allietati. Si inizia con Mili Airline, farsa carnevalesca del 2003.

Mili Airline, farsa di carnevale del 2003
In essa, gli ultimi eredi temporali della tradizione farsistica di Mili San Marco, danno vita a 'na patti 'i cannaluvari magnificamente strutturata, seconda, forse, solo a Milipolitik del 2006, sempre dello stesso gruppo di interpreti.

La farsa s'incastrata tra la realtà del paese e quella immaginata del suo ipotetico aeroporto, Mili la Caccarazza, e racconta di un gruppo di viaggiatori che si ritroveranno su un aereo-carretta ognuno ad inseguire i propri sogni e i propri desideri. Sempre sullo stesso aeromobile saliranno anche due maldestri terroristi intenti a realizzare i loro folli propositi.

domenica 22 gennaio 2012

Soprannomi e 'nciurie a Mili San Marco

Se un compaesano assente dal paese da più di trent'anni volesse sapere di chi sono figlio alla mia naturale ed ovvia risposta probabilmente replicherebbe con «Pippo Todaro chi?». Se invece rispondessi subito «sono il figlio du' napulitanu» azzerrerei immediatamente ogni equivoco identificativo nel mio interlocutore. E potrei rafforzare ulteriormente l'appartenenza al mio «ramo» aggiungendo anche il nipote di «Matteo capubanna» o di «Mimmo lamparina» e via dicendo.

Word clouds dei soprannomi a Mili San Marco
Questo «marchio» che mio padre ha praticamente dalla nascita, appioppatogli per le sue origini napoletane, è il cosiddetto soprannome o nomignolo o 'niciuria ed ha quella capacità di individuare e rappresentare una persona immediatamente distinguendola da tutte le altre.

Così, se il nome serve a classificare l’individuo entro il sistema familiare, e il cognome lo classifica a livello burocratico, il soprannome serve a classificarlo nel sistema sociale della comunità.

Il soprannome non è una prerogativa di Mili San Marco o dei paesi limitrofi. In ogni piccola comunità siciliana, italiana, europea, e forse in tutte le piccole comunità del mondo in cui il sistema antroponimico è complesso, il soprannome esiste ed è utilizzato dall'intera comunità per riferirsi ai suoi individui.