domenica 28 agosto 2011

Letterio Restuccia: il milese che sfidò Salvatore Giuliano

Cosa ha in comune il nostro villaggio con il famoso bandito Salvatore Giuliano vi starete chiedendo? In realtà c'è un sottile fil rouge che li lega, e che cercherò di spiegare nel prosieguo del presente articolo.

Arnoldo Mondadori Editore, 1987
Anni fa leggendo uno dei tanti libri sulla vita di Salvatore Giuliano mi sono imbattuto su un nome a me famigliare. Nella biografia di Enzo Magrì sul bandito siciliano c'era scritto «un mese dopo il bandito aveva ucciso altri due carabinieri: Letterio Restuccia il 2 maggio e Gesuino Campus il giorno 6».

Ricordai allora che Letterio Restuccia era il nome dell'agente di pubblica sicurezza (non un carabiniere) sepolto nel cimitero del nostro villaggio. Sono sicuro che questa tomba non sarà passata inosservata a molti che, per la cronaca, si trova alla sinistra dell'entrata principale vicino al muro di cinta. Mi documento meglio così vengo a scoprire che questo giovane, che ha perso la vita proprio in un conflitto a fuoco con Giuliano era di Mili Marina, aveva solo 24 anni e venne ferito mortalmente a Montelepre, roccaforte della famiglia di Giuliano, nell'adempimento del proprio dovere.

Di seguito riporto l'articolo uscito su due quotidiani siciliani, il Giornale di Sicilia e L'Ora, il 3 Maggio 1949:
Verso le 20,30 del 2 maggio un Nucleo delle forze di repressione del banditismo, alloggiato nell’ex abitazione del bandito Salvatore Giuliano, stava per rientrare nella casa, quando fu oggetto di numerose raffiche di mitra esplose nell’oscurità da alcuni banditi, fra i quali probabilmente il Giuliano stesso, che certo mal poteva sopportare l’onta di vedere la propria casa natìa “profanata” dalle forze dell’ordine, che peraltro gli avevano arrestato la madre e la sorella per indurlo a costituirsi. Gli agenti risposero subito al fuoco ma non riuscirono ad impedire che i malviventi si dileguassero, lasciando a terra due Guardie ferite, una in maniera molto grave: il Restuccia infatti si era accasciato in un lago di sangue e sembrava aver perso conoscenza.

A quella sparatoria ne seguì immediatamente un’altra: altri agenti avevano intercettato i banditi poche decine di metri più in là, sparando verso di loro. Un agente, che era appostato sul balcone della caserma, venne colpito e, unitamente agli altri due feriti, fu trasportato all’ospedale militare di Palermo, dove a tutti e tre furono prestate le cure del caso. Due agenti, feriti alle braccia, se la cavarono con una prognosi di 15 giorni, ma per la Guardia Restuccia, colpito al torace, ogni intervento risultò vano, in quanto le pallottole avevano leso organi vitali.

Le indagini sul grave fatto di sangue condussero all’arresto di una trentina di persone. Contemporaneamente la Polizia decise di isolare totalmente l’abitato di Montelepre, effettuando vasti rastrellamenti, istituendo posti di blocco sulle 24 ore ed abolendo persino la giornaliera corsa della corriera. Inoltre, per indurre gli abitanti ad una maggior collaborazione, dispose che tutti i negozi, in particolare quelli di generi alimentari, restassero chiusi fino a nuovo ordine.
Oggi la figura storica di Salvatore Giuliano è estremamente mitizzata. Resta comunque una figura controversa che si divide tra i suoi detrattori, che lo considerano un assassino (149 morti di cui 42 civili, 21 poliziotti, 86 militari), e i suoi sostenitori, che lo considerano un liberatore e un benefattore del popolo.

LETTERIO RESTUCCIA / DI GIUSEPPE / AGENTE DI P.S. / CADUTO NELLA LOTTA
CONTRO IL BANDITISMO / NATO A MILI MARINA / 30-16-1925 / MORTO A MONTELEPRE / 2-5-1949

A me, oggi, piace maggiormente ricordare il nome e il coraggio del nostro compaesano Letterio Restuccia che a soli 24 anni non ha esitato ad ingaggiare un conflitto a fuoco con il bandito più pericoloso del momento. Un buono, e lo si capisce che era tale guardando la sua foto, a cui gli eventi non hanno permesso di vivere la propria giovinezza. Riposa in pace.

Bibliografia e link:
E. Magrì, Salvatore Giuliano, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1987
Caduto nell'adempimento del dovere, www.cadutipolizia.it, [28/08/2011]

1 commento :

  1. Grazie per aver ricordato il sacrificio di mio zio e averne onorato la memoria.

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